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Le iniziative di successo dei beauty brand durante il lockdown

Giustina Ciccariello

Nel recente report di Launchmetrics Marketing Reset: Uno sguardo ai dati dell’Industria Beauty abbiamo già visto come il settore beauty sia stato uno dei più colpiti dalla pandemia globale. Il Media Impact Value™ dei  beauty brand, ha subito nel suo complesso un calo del 17% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciononostante non sono mancate le iniziative messe in atto dagli stessi brand per rispondere all'emergenza, sfruttando i social media e le Voci quali Influencer e Owned Media.

Dai brand di beauty luxury, ai brand premium e mass-market, abbiamo analizzato alcuni dei contenuti che hanno rafforzato la presenza della marca in termini di Media Impact Value™, in un periodo così particolare, insieme alle relative strategie di comunicazione e di influencer marketing adottate.

L'iniziativa #AcquaforLife di Armani

Acqua for Life è il progetto benefico di Giorgio Armani, nato nel 2010, con lo scopo di garantire l'accesso all'acqua potabile nei paesi sottosviluppati, colpiti da scarsità idrica. Quest'anno l'iniziativa, coincidendo con l'emergenza coronavirus, ha intensificato i sistemi di approvvigionamento idrico con otto nuovi progetti in Cina, Madagascar, Papua Nuova Guinea, Nicaragua, Tanzania, Zimbabwe e due in Nepal.

A supporto dell'iniziativa #AcquaforLife 2020 in piena pandemia, è intervenuta la giovanissima attrice Alice Pagani. Il nuovo volto, già protagonista della campagna pubblicitaria di Emporio Armani, ha cercato di empatizzare con i suoi follower sensibilizzandoli sul tema dell'accesso all'acqua potabile nel mondo, con un post sul suo personale account Instagram. Il contenuto, dalla comunicazione semplice e diretta, ha generato un totale di 307.754 dollari in MIV®.

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I tutorial di Alfaparf

Alfaparf, insieme a Wella, rientra tra i principali beauty brand dedicati ai prodotti per parrucchieri del segmento premium. Durante il lockdown, Alfaparf ha stravolto le proprie strategie di comunicazione per rivolgersi anche ad un nuovo pubblico: i clienti. Il brand ha deciso di permettere a chiunque di imparare a prendersi cura dei propri capelli, pubblicando sul canale Facebook di Alfaparf Milano, una serie di video-tutorial in collaborazione con diversi hair-influencer. Tra i video più popolari c'è quello di Genny D'Auria, nel quale l'hair-stylist spiega come realizzare onde perfette con bigodini fai da te, utilizzando l'hashtag #andràtuttobene. Il tutorial da solo ha generato 6.530 dollari in MIV®.

Durante la quarantena Alfaparf ha poi sviluppato un nuovo progetto, l'Alfaparf Store: uno shop online in cui acquistare i prodotti professionali, di solito disponibili esclusivamente nei saloni per parrucchieri. L'iniziativa è stata pensata per permettere ai saloni di mantenere il legame con i propri clienti di fiducia, superando così l'impossibilità di recarsi in loco.

Adriana Spink x Sephora e Garnier

Durante il lockdown, molte influencer ne hanno approfittato per condividere le loro routine casalinghe con i propri follower. Tra gli esempi di beauty influencer italiane da citare vi è Adriana Spink, con oltre 300 mila follower su Instagram e 790 mila iscritti al canale YouTube. La digital creator ha mostrato ai suoi seguaci la sua night routine in quarantena, dalla preparazione della cena allo skin care notturno. Nel video, l'influencer menziona  prodotti quali l'acqua micellare e la crema viso anti-rughe alla lavanda di Garnier ed il tonico alle rose di Sephora. Il contenuto ha generato un MIV® di 29.626 dollari e oltre 167 mila visualizzazioni su YouTube.

 

Durante i mesi di lockdown la crescita del settore beauty ha seguito una traiettoria molto diversa da quella della moda o del lusso. Ciononostante, abbiamo visto come la maggior parte dei beauty brand sia riuscita a reinventarsi, grazie all'aiuto dell'influencer marketing - sfruttato in particolar modo per le dirette Instagram - e alla ridefinizione di nuove strategie di comunicazione, contenendo il più possibile l'impatto della crisi sulla brand perfomance.

Per un'ulteriore analisi dei dati dell'industria beauty, scaricate il nostro ultimo report qui sotto:

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