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Occhialeria Italiana. Il Punto sui 4 Principali Player.

Launchmetrics Content Team

Lo scorso febbraio, durante la Milano Fashion Week, si è tenuta la 49ima edizione di MIDO, il più grande evento internazionale dedicato all'eyewear, che ha raggiunto le cifre record di 1323 espositori da tutto il mondo e oltre 59500 visitatori. Come ogni anno, la fiera è stata l'occasione per fare il punto della situazione sul settore dell'occhialeria italiana. Il Sole 24 Ore riporta che "nel 2018 la produzione italiana di occhialeria è cresciuta dell’1,6% a 3,865 miliardi di euro, con un export di 3,738 miliardi. Il primo mercato si confermano gli Stati Uniti (26% del fatturato) e l’Italia, con il 21%, è seconda solo alla Cina per quota di mercato globale degli occhiali". Forti di questo scenario positivo, vogliamo condividere con voi un approfondimento sui 4 principali player dell'occhialeria italiana: Luxottica, Safilo Group, Marcolin Group e De Rigo Vision.

I 4 Principali Player dell'Occhialeria Italiana

Luxottica

Nata nel 1961 ad Agordo, piccolo paese del bellunese, dall'idea di Leonardo del Vecchio, l'azienda all'inizio produce componenti e accessori per il settore ottico. Nel 1971 presenta la sua prima collezione di occhiali al MIDO, portando a compimento il sogno di del Vecchio: produrre un occhiale finito con il marchio Luxottica. Dopo quasi 40 anni, la quotazione in borsa e nel 2018 la combinazione con Essilor che dà vita alla holding EssilorLuxottica, leader globale nella progettazione, produzione e distribuzione di lenti oftalmiche, occhiali da vista e da sole. Tra i principali punti di forza di Luxottica un ricco portafoglio marchi che include brand iconici di proprietà come Ray-Ban, Oakley, Vogue Eyewear, Persol, una rete wholesale globale che tocca più di 150 paesi e un esteso network retail di circa 9.000 negozi. Per non parlare dei tanti marchi in licenza che includono, tra gli altri, Giorgio Armani, Burberry, Dolce&Gabbana, Prada, Valentino e Versace.

All'ultima edizione di MIDO, l'azienda ha presentato un nuovo sistema digitale che permette al cliente finale di scorrere il catalogo del gruppo - attraverso uno schermo da 43 pollici in negozio oppure tramite iPad - e scegliere il proprio occhiale che si può anche provare in virtual mirror, grazie alla realtà aumentata, condividendo la foto sui social o via chat. Approccio digitale anche per il B2B per il quale è nato uno showroom digitale - già implementato nella sede di New York - pensato per offrire ai clienti un’esperienza multimediale a 360 gradi. Kamal Salama, wholesale digital sales director di Luxottica, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, ha dichiarato:"Questo nuovo tipo di showroom ci permette di mostrare al cliente delle couvette digitali con dei rendering ad altissima definizione, ma anche di 'raccontare' i diversi modelli con contenuti video inediti, in aggiunta alla classica spiegazione del prodotto".

Safilo Group

Nel 1934, la prima azienda italiana produttrice di lenti e montature, attiva dal 1878 a Calalzo di Cadore, viene acquisita da Guglielmo Tabacchi e fusa in Safilo, acronimo di “Società Azionaria Fabbrica Italiana Lavorazione Occhiali”. Nel 1987 Safilo S.p.A. è la prima società del settore dell’occhialeria a quotarsi alla Borsa di Milano.  Nel 2010 entra il nuovo socio di maggioranza HAL Holding N.V., con una forte presenza nel settore della vendita al dettaglio di prodotti ottici mediante un’ampia rete di negozi (Gran Vision). Oggi, dopo oltre 80 anni di storia, il Gruppo è forte di un portfolio di marchi di proprietà – Carrera, Polaroid, Smith, Safilo e Oxydo – e marchi in licenza – tra i quali Dior, Fendi, Givenchy, Marc Jacobs, Max Mara e Moschino, 7 stabilimenti produttivi di proprietà - di cui quattro in Italia e tre all’estero, un network esteso di filiali in 40 Paesi e una distribuzione in quasi 100.000 punti vendita in tutto il mondo.

Dopo l'annuncio del rinnovo della licenza per l'eyewear Missoni e quello dell'accordo pluriennale con Levi Strauss & Co per il design, la produzione e la distribuzione di occhiali a marchio Levi's, il Gruppo ha partecipato all'ultima edizione di MIDO con uno spazio ad alto tasso di tecnologia, ma sempre ben integrata nel mondo reale. Safilo ha presentato le novità di oltre 30 brand del suo portfolio all'insegna dell'innovazione e dell'interazione, grazie a device multimediali e display di prodotti virtuali, come la piramide olografica, che hanno permesso ai tanti visitatori di entrare in contatto con il suo universo, vivendolo in prima persona.

Marcolin Group

È il 1961 quando Giovanni Marcolin Coffen fonda, in Veneto, nel distretto dell’occhialeria italiana, la “Fabbrica Artigiana”, specializzata nella realizzazione di aste per occhiali in laminato d’oro e, dal successo di questa idea, dopo soli tre anni, l’azienda diventa Marcolin occhiali Doublé, proprio dal nome di quel laminato. Dopo oltre 60 anni di attività, oggi Marcolin è un Gruppo di spicco dell'eyewear mondiale con 11 filiali nel mondo, 4 joint ventures e oltre 150 partner distributori in più di 125 Paesi. Oltre ai marchi di proprietà - Marcolin, Viva, Web Eyewear - l'azienda detiene la licenza degli occhiali di molti brand famosi tra i quali Tom Ford, Diesel, DSquared2, Emilio Pucci ed Ermenegildo Zegna.

Per Marcolin il MIDO è coinciso con l'annuncio di una nuova partnership, per 5 anni, con il gruppo Max Mara per il design, la produzione e distribuzione degli occhiali di Sportmax. Massimo Renon, CEO dell'azienda, ha dichiarato a Fashion Network:"Entrambi i gruppi si caratterizzano per un modello di business forward-looking volto alla ricerca di soluzioni all'avanguardia in campo tecnologico e produttivo, qualità dei processi manifatturieri ed elevata professionalità delle risorse. Il gruppo Max Mara ha visto in noi il partner ideale per accrescere e internazionalizzare ulteriormente il brand sviluppando comuni sinergie e piani a medio-lungo termine”. Un risultato importante che ha impreziosito la presenza di Marcolin al salone dell'occhialeria italiana ed internazionale dove ha mostrato, insieme alle novità di tutte le sue collezioni, anche la prima collezione Sportmax, andata in passerella a Milano Moda Donna il giorno prima dell'inizio della fiera.

 

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Come to discover all our #collections at @mido_exhibition - Hall 1 - Stand R02 U09

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De Rigo Vision

Fondata nel 1978 dai fratelli Ennio e Walter De Rigo e pensata come una piccola realtà artigianale del Bellunese, De Rigo si è posizionata in 40 anni tra i leader mondiali nel design, nella produzione e nella distribuzione di occhiali, e anche tra i più importanti retailer nell'eyewear internazionale. Insieme agli house brand Police, Sting e Lozza, realizza occhiali per Trussardi, Furla, Converse - per citarne alcuni - che vengono distribuiti in circa 80 nazioni, grazie a 16 filiali commerciali, 4 divisioni retail e oltre 100 distributori indipendenti. Un'azienda che, come raccontato a Pambianco dal suo AD, Michele Aracri, durante il MIDO, punta oggi ad incrementare il proprio business negli Stati Uniti:"L’Europa copre il 54% del giro d’affari, dove siamo cresciuti del 5%; il 23,5% viene generato dagli Stati Uniti, paese su cui puntiamo e dove vorremmo crescere a doppia cifra arrivando al 40%”, ha spiegato Aracri.

Tra le ultime novità la licenza, siglata a gennaio, con Mulberry, storico marchio britannico di pelletteria, la collaborazione tra Police e la saga cinematografica ‘Men in black’ ma, soprattutto, la capsule di occhiali Blumarine realizzata in collaborazione con l’influencer Giulia De Lellis. Due esclusivi modelli da sole in 7 varianti colore con astuccio-pochette animalier, ideati dall'influencer italiana, che hanno riscosso un successo immediato. “I contenuti che lei ha condiviso su Instagram hanno totalizzato 200mila like in un’ora e siamo stati contattati persino dal Canada e degli Stati Uniti", ha raccontato l'AD a Pambianco.

Come dimostra questo approfondimento, l'occhialeria italiana continua a dominare la scena internazionale grazie a questi 4 grandi player che continuano a rinnovarsi e a dettare il ritmo dell'evoluzione dell'eyewear a livello mondiale. I dati sul futuro di questo settore produttivo sono incoraggianti e noi siamo fiduciosi nella sua crescita. Cosa ne pensi dell'occhialeria italiana e su come si svilupperà nei prossimi anni? Condividi con noi la tua opinione nei commenti in basso.

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