Una delle principali caratteristiche dell’Influencer Marketing è che i blogger e gli influencer esercitano una forte influenza sui clienti e sono in grado di plasmare le loro decisioni d’acquisto. Ciò si deve al fatto che si prendono cura della loro community, creano legami molto stretti con il proprio pubblico e, soprattutto, godono di un’alta credibilità.
I blog e i social media democratizzano le conversazioni e i blogger, a differenza delle celebrità, vengono percepiti come una classe meno elitaria, motivo per il quale sono in grado di creare una maggiore empatia con i propri followers.
Si tratta di un processo inevitabile e le marche si stanno adattando a questo nuovo paradigma. Ecco perché, la maggior parte dei marchi oggigiorno si affidano a brand ambassadors al fine di promuovere prodotti e servizi attraverso queste nuove figure professionali.
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Oltre le strategie di vendita
Diventare brand ambassador non significa limitarsi a sponsorizzare un contenuto su instagram. Come vi abbiamo spiegato nell’articolo sugli obiettivi che il brand può raggiungere attraverso gli Influencers, dietro la scelta di coinvolgere ambasciatori di marca per il proprio brand c’è molto di più! Dalla brand awareness, allo sviluppo di una community più o meno esclusiva, queste figure apportano alla marca un valore unico.
Un brand ambassador deve prima di tutto saper comunicare la marca e diventarne il portavoce; risulta quindi fondamentale che condivida la filosofia e i valori del brand. Coinvolgere clienti e potenziali clienti, creare network e instaurare relazioni sono i passi successivi da compiere.
Se fino ad ora tale ruolo era destinato a celebri figure del mondo del cinema, della musica o dell’intrattenimento, ad oggi la figura del brand ambassador può essere estesa anche a profili meno conosciuti.
Celebrità vs fashion blogger: come scegliere il giusto Influencer
Sempre più brand stanno aprendo il cammino alla trasformazione dei fashion blogger in ambasciatori di marca. Adesso che i fashionista vengono invitati alle sfilate e siedono in prima linea accanto alle celebrità, significa che le marche tratteranno allo stesso modo le celebrità e i blogger?
Innanzitutto, alcuni fashion blogger, come Garance Doré, The Blonde Salad, Leandra Medine e Bryan Boy possono essere considerati a tutti gli effetti delle celebrità. La linea di confine tra un blogger molto famoso e una celebrità è sempre meno netta, e si tratta di un dibattito aperto al quale non è ancora possibile trovare una risposta univoca. Tuttavia, ci sono alcuni elementi che mettono in risalto le differenze tra queste due categorie:
La stessa brand strategy può portare a risultati differenti
La scelta tra una celebrità o una fashion blogger dipende dagli obiettivi che il brand decide di perseguire nella sua strategia. È quasi certo che le due figure, pur compiendo le stesse azioni, non porterebbero allo stesso risultato.
Le celebrità sono inaccessibili
Parte del fascino di un fashion blogger risiede nel senso di vicinanza e affinità che in pochi casi viene trasmesso da una celebrità. Le celebrità appaiono irraggiungibili, indipendentemente da chi siano. E nel fondo è logico: se vediamo una celebrità indossare un vestito, è chiaro che desideriamo indossarlo anche noi, ma se lo vediamo addosso a un blogger, allora significa che possiamo averlo (o quantomeno abbiamo la sensazione di poterlo avere davvero).
Le sponsorizzazioni non appaiono più autentiche agli occhi dei consumatori
È un dato di fatto. Gli articoli scritti da esperti indipendenti sono in media un 58% più efficaci rispetto ai contenuti sponsorizzati per creare affinità di marca e influire sulle decisioni d’acquisto dei consumatori (secondo un studio dell’agenzia Nielsen del 2013). I consumatori di beni di lusso si fidano delle esperienze della gente comune per decidere i propri acquisti.
Le marche sono sempre più coscienti del fatto che le celebrità hanno una portata sicura e importante, ma che i fashion blogger hanno il potere reale di aiutarle a condizionare indirettamente il comportamento del loro target. I blogger sono vicini alla propria community e si prendono cura di essa molto più di quanto una celebrità potrà mai fare.
Il nuovo volto dei brand ambassador
I marchi di moda e bellezza stanno vedendo i loro tassi di engagement aumentare di trimestre in trimestre. Complici di questo aumento sono proprio gli Influencer, i quali vengono ingaggiati dai migliori marchi per lanciare sponsorizzazioni e adv sui social media.
Tra gli esempi più rilevanti da citare, c’è la partnership di Camila Coelho con Singapore Airlines. La beauty & style influencer brasiliana, nel suo post a bordo di un aereo Singapore Air, ha ricevuto oltre 200K di likes e più di 2mila commenti.
Gala Gonzalez, considerata una delle più famose fashion blogger spagnole, viene scelta da Hugo Boss per la campagna #BOSSxJeremyville. Nipote dello stilista spagnolo Adolfo Dominguez, ha una collezione con il suo marchio, ma ciò nonostante non rinuncia al suo ruolo di brand ambassador per le più grandi firme del panorama internazionale quali, Maserati, Bulgari, Dior, DKNY, Kiehl's e Chanel.
Ed ancora, il colosso americano dello shopping online Revolve ha siglato, lo scorso agosto, la prima collaborazione con Aimee Song. L’Influencer ha un seguito di oltre 5 milioni di followers ed è stata inserita dal magazine Forbes nella classifica degli under 30 più influenti nel mondo della moda e dell’arte.
Siamo di fronte all’inizio di una nuova era? Il bello deve ancora venire, ma risulta già piuttosto chiaro che quella del brand ambassador è una figura di cui i brand non possono più fare a meno!
Sara
Il problema dell’uso degli influencer come brand ambassador é che se il brand non paga l’esclusività per un certo periodo, oggi lo sono di un brand e il giorno dopo del competitor. Perdono un po’ di credibilità.