7 Momenti Imperdibili della Milano Fashion Week FW19 | di Jessica Michault

Launchmetrics Content Team

La Milano Fashion Week si è appena conclusa e Jessica Michault, la nostra VP Industry Relations, ti offre questa veloce sintesi dei momenti più chiacchierati. Non soltanto un excursus dei dati più significativi della #MFW ma anche la classifica dei top brand in base al nostro Media Impact Value™ (MIV™).  Buona lettura!

7 Momenti Imperdibili della Milano Fashion Week FW19

1. Il Saluto di Fendi a Karl Lagerfeld

L'iconico designer Karl Lagerfeld è scomparso qualche giorno prima della sfilata FW 19 di Fendi. Nella cartella stampa dello show (che conteneva gli ultimi bozzetti realizzati dal designer per il brand, al quale si era unito nel 1965) c'era un messaggio personale di Silvia Venturini Fendi, cresciuta guardandolo lavorare per decenni per l'azienda di famiglia, prima di lavorare al suo fianco ideando gli accessori di ogni collezione Fendi. La Venturini Fendi ha detto "Il legame tra Karl Lagerfeld e FENDI è la più lunga storia d'amore nella moda, che continuerà a toccare le nostre vite negli anni a venire. Sono profondamente addolorata per la sua scomparsa e commossa per la sua instancabile cura e perseveranza fino alla fine. Quando ci siamo sentiti pochi giorni prima della sfilata, i suoi unici pensieri sono stati la ricchezza e la bellezza della collezione. Si tratta di un vero testamento del suo carattere. Ci mancherà davvero."

Il suo pensiero è stato condiviso da tutti i presenti allo show, come hanno dimostrato i social media e gli articoli online dedicati alla sua scomparsa, che hanno portato Fendi ad essere il brand con il maggiore impatto in base al Media Impact Value™ (MIV™) durante la #MFW.

2. Un Debutto Notevole per il Designer Daniel Lee da Bottega Veneta

L'invito da avere a questa Milano Fashion Week era quello per accomodarsi su una della panche in pelle intrecciata alla sfilata di Bottega Veneta, andata in scena in una struttura trasparente all'Arco della Pace. Il designer ha realizzato una collezione che ha avviato un percorso decisamente nuovo per il brand, dove i capi in pelle si ispirano agli interni delle auto mentre i colli, che mostrano in particolare le clavicole, diventano un leitmotif della lineup.

Lee ha anche scelto di presentare insieme le collezioni uomo e donna. Una scelta che, in base a quanto riportato nel nostro report sullo Stato del Menswear, si è dimostrata molto efficace, soprattutto quando gli show co-ed vengono realizzati durante le settimane della moda donna. La sfilata co-ed è stata scelta da molti brand presenti alla Milano Fashion Week in questa stagione come Gucci, Giorgio Armani, Missoni, Roberto Cavalli, Antonio Marras e Salvatore Ferragamo, che hanno portato in passerella nello stesso momento entrambe le collezioni.

 

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3. La Visione Multigenerazionale di Etro per il Futuro

Lo scorso anno Etro ha festeggiato il suo 50imo anniversario. Questa stagione, invece che dormire sugli allori, la designer Veronica Etro ha voluto rinnovarsi; non solo sfilando in una nuova location, per la prima volta da decenni. Prima ancora che la sfilata andasse in scena, Etro ha sfruttato al meglio l'invito per generare buzz sui social media, personalizzando la custodia in stampa paisley con il nome dell'invitato dipinto a mano sul fronte. Il risultato sono state un sacco di Instagram Stories che promuovevano la sfilata. UBS, società di investment banking, ha evidenziato che "Instagram è uno strumento fondamentale per investire nei brand del lusso - non solo perché significa vendite ma perché evidenzia le intenzioni", e, in questo modo, l'invito di Etro ha dimostrato la volontà del brand di intercettare le future generazioni di consumatori.

Etro ha anche presentato la sua collezione incentrata sul motivo paisley con una lineup composta da top model di diverse generazioni, da Edie Campbell, Hanne Gaby Odiele e Gemma Ward a Tatjana Patitz, Violetta Sanchez e Farida Khelfa. Questa passerella inclusiva ha sottolineato l'appeal trasversale della collezione Etro, ricca di maxi dress in stile boho chic, maglioni con frange e completi ispirati alle tappezzerie. Quindi, Etro avrà anche voluto intercettare le nuove generazioni con la sua intelligente strategia legata agli inviti ma non ha dimenticato la sua attuale clientela.

4. Lo Scintillante Show di Gucci

Il designer Alessandro Michele ha presentato la sua ultima collezione co-ed per Gucci in uno spazio circolare con il pubblico seduto su più livelli di fronte ad un muro di luci ad intermittenza durante tutta la sfilata. Sui social media hanno spopolato gli occhiali con gli aculei, le maschere e le sneaker portate come borse, disegnate per generare un buzz visivo perfetto per Instagram (che ha fatto di Gucci il brand con il secondo maggior impatto in base al MIV durante la Milano Fashion Week).

In più di una story si sono viste persone indossare i propri occhiali da sole (alla Anna Wintour) per assistere allo sfavillante show. Ma, con un leggero cambio di direzione, Michele si è discostato da capi molto incentrati sul logo prendendo una direzione più soft che, relativamente parlando...alla fine, è sempre Gucci. Ma questo cambio di Gucci potrebbe significare che il trend dei loghi che ha dominato il settore negli ultimi anni sta finalmente iniziando a scemare. Potete guardare tutti i look della sfilata su GPS Radar cliccando qui.

5. Moschino e Il Prezzo è Giusto

Nessuno sa fare "Camp" meglio del designer Jeremy Scott. Ma questa stagione si è superato con la sua ultima sfilata per Moschino. Scott si è ispirato al famoso quiz americano, The Price is Right (Ok, Il Prezzo è Giusto, in Italia), e ha voluto una passerella che correva intorno ad un palcoscenico centrale, con diverse postazioni, nelle quali modelle con voluminose parrucche in stile Barbarella impersonavano le “Barker's Beauties," presentando i vari premi, dal tapis-roulant e gli sci alla lava-asciuga e la Ferrari.

Ancora una volta i social media si sono riempiti delle immagini di questa divertente collezione (aiutando Moschino a raggiungere la quarta posizione tra i top brand alla Milano Fashion Week in base al MIV). E come avrebbe potuto essere altrimenti quando sfilano vestiti con cappotti ispirati alla classica cena davanti alla TV? Ma il tempismo di questo show è stato perfetto, visto che il prossimo tema della tradizionale mostra al Metropolitan Museum of Art Costume Institute sarà “Camp: Notes on Fashion”. Potete scommetterci che ci saranno molti look di questa collezione sul famoso red carpet del Met Gala a Maggio.

6. L'Accesso Senza Ostacoli di Missoni

C'è un grande dibattito sul futuro degli inviti alle sfilate. Alcuni apprezzano ogni invito cartaceo che ricevono. Altri amano indovinare il tema di una sfilata interpretando il senso dell'invito. Altri ancora preferiscono avere un barcode che può essere scansionato direttamente dal loro cellulare o un invito digitale che è anche meno impattante sull'ambiente. Da Missoni, la designer Angela Missoni ha utilizzato il meglio di questi due diversi approcci. Il suo invito univa una bellissima sciarpa di seta per i suoi ospiti e un semplice barcode stampato su un tag cartaceo da poter staccare e far scansionare facilmente all'ingresso, anche se in ritardo e di corsa per entrare alla sfilata co-ed.

7. La Presentazione Privata di Paula Cademartori

Ci sono molti report sul lusso che sostengono che i millennials e la Generazione Z siano più propensi a spendere soldi per brand che creino per loro un universo esperienziale. Non vogliono comprare un prodotto di lusso solo perché porta il nome di un brand famoso. Piuttosto preferiscono avere un legame più profondo con il brand prima di acquistare qualsiasi articolo. E direi che non sono l'unica generazione a ricercare questo approccio più personalizzato.

Una figura che si è distinta nel creare dei momenti fashion con le sue presentazioni è la designer di accessori Paula Cademartori. Ma, questa stagione, si è spinta ad un livello superiore. Ha presentato la sua collezione di borse e scarpe di lusso a Milano, in un vecchio negozio di antiquariato, offrendo ai suoi ospiti non solo la possibilità di ammirare le sue creazioni ma anche di ascoltare le previsioni sul proprio futuro non da uno ma da ben tre indovini. Immagino che molti buyer che hanno partecipato alla presentazione della Cademartori alla Milano Fashion Week abbiano trovato grandi ordini dei suoi accessori nel loro futuro.

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